LA CIVILTA' DEL PANE
STORIA, TECNICHE E SIMBOLI
DAL MEDITERRANEO ALL'ATLANTICO
Gli esiti scientifici del convegno internazionale di studio (Brescia, 1-6 dicembre 2014), raccolti nel volume, guardano al pane da differenti ma convergenti angolature. I cereali innanzitutto, nella loro diversità e diffusione nel bacino del Mediterraneo e nelle varie regioni europee, dalla cui lavorazione si sono ottenuti prodotti alimentari con variabile contenuto nutritivo. La tecnologia poi, applicata a tali lavorazioni – mulini, macine, forni, locali di stoccaggio e di cottura, ecc. –, ha lasciato resti materiali che hanno permesso di valutarne la diffusione, il funzionamento e il valore produttivo, il cui controllo si è configurato spesso come spazio del potere signorile e strumento di aggregazione sociale. La documentazione d’archivio ha permesso altresì di evidenziare le tipologie, le forme e il valore del pane, come pure di mettere in luce l’attenzione che ha riscosso nella normativa l’attenzione alla produzione, al funzionamento dei forni, alla tassazione pubblica, alla sicurezza alimentare, alla politica dei prezzi e così via. Ne è risultato uno spaccato complesso della vita sociale e dei consumi nel lungo periodo, che ha fatto dell’approvvigionamento cerealicolo o annonario e del pane uno dei problemi centrali per il sostentamento in età medievale e moderna.
Accanto alla dimensione “materiale” dei prodotti della panificazione un rilievo senza precedenti hanno avuto nel volume quegli aspetti culturali, simbolico-religiosi ed allegorici che rendono il pane, più di tutti gli altri alimenti frutto del lavoro umano, un unicum per la pregnanza dei significati. Lo attestano gli usi linguistici, le molteplici declinazioni in campo letterario, liturgico o musicale, gli usi nelle culture mediorientali, in quelle ebraico-cristiana, araba o mongolica, come nelle forme di rappresentazione e nelle architetture raccontate dalle fonti artistiche fino ai nostri giorni. Ma è nella tradizione cristiana che il pane assume valenze senza pari e, nell’ultima cena narrata dagli evangelisti, la sua frazione diventa il lascito di Cristo dato agli apostoli prima della passione. Mai un prodotto della natura, espressione dell’inventiva umana, aveva assunto una forza tale da diventare memoria e spazio della presenza divina come nella liturgia della messa! E le innumerevoli forme in cui l’endiadi eucaristica del “pane” e del “vino” hanno trovato espressività nella prassi cristiana sono una realtà che merita un capitolo a se stante.


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L'opera è composta da 3 volumi
di pagine 700 cad., f.to 20x25,5 cm

LA CIVILTA' DEL PANE

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